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Questo articolo è stato scritto da:

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Avv. Stefania Sbressa Agneni

contatto diretto mobile :  +39 340 79 65 261

Autrice per Giuffrè Editore

Scrive per la rivista di Vercelli La Grinta

Autrice per diversi blog giuridici

Iscritta all'Albo degli Avvocati di Verbania

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Preg.mo Avv. Stefania Sbressa Agneni,

mi sono sposata giovane a 21 anni e dopo 16 anni di matrimonio senza figli, nonostante numerosi tentativi, mi ritrovo sola ed abbandonata da mio marito, che ha già lasciato la casa coniugale, una prestigiosa villa intestata ad entrambi (ma pagata da lui e per la quale è acceso un mutuo di 2.300,00 mensili che si è sempre interamente accollato). Lui dice che la villa bisogna venderla perché non può più permettersela e che le spese sono troppe ( manutenzione piscina, campo da tennis, parco e darsena ecc) e che non è più possibile fare la vita di prima.

Ora lui sta con una giovane ragazza russa con la quale già convive in un appartamento nel centro di Milano, zona Brera, di proprietà della sua famiglia.

Io non ho mai lavorato, essendo totalmente mantenuta da lui, avevo a disposizione una carta di credito con conto illimitato per poter provvedere alle mie esigenze e a quelle della nostra famiglia.

Ora lui l'ha bloccata dicendo che si trova in una grave situazione economica e non ha soldi e che la sua azienda si trova in bruttissime acque.

Da circa tre mesi non paga il mutuo della villa e mi passa euro 700,00 su un conto corrente a me intestato ma sul quale non c'è più nulla, anzi ogni mese è in rosso. Lui sa bene che non ho soldi e che in questi anni non ho mai messo da parte niente. Io sto cercando lavoro anche come commessa in un negozio ma per ora nulla!

Lui però continua a fare la bella vita, viaggia in porche, frequenta ristoranti e ho saputo che quest'estate ha trascorso le vacanze in Costa Smeralda su un panfilo di amici.

Voglio chiedere la separazione e provare che è un finto povero in giudizio, ma è possibile?

(Chiara '77 – Gozzano ( Novara))

Cara Chiara,

Lei è il coniuge economicamente più debole,non avendo un'occupazione lavorativa ed essendo stata mantenuta da Suo marito durante tutta la vita matrimoniale, ha diritto a chiedere un assegno mensile di mantenimento che tenga anche conto del tenore di vita goduto in sedici anni di vita coniugale.

Potrebbe anche chiedere al marito una somma a titolo di una tantum ovvero in un'unica soluzione che tenga conto degli elementi che ho indicato.

Ritengo che la vendita della villa con divisione del ricavato al netto delle spese possa essere una buona soluzione anche perché penso che potrebbe acquistare un appartamento in cui andare ad abitarci e finché non vendete la villa, lei potrebbe continuare a viverci.

In ogni caso, se opterà per la separazione giudiziale, potrà chiedere l'addebito della separazione al marito per abbandono del tetto coniugale e violazione dell'obbligo della fedeltà, visto che lui ha già instaurato un rapporto di convivenza.

Per quanto riguarda la situazione di coniuge finto povero, la informo che per i giudizi di separazione, il principio cardine del processo civile in materia di prove sancito dall'art.2697 c.c. che dispone “ chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti ne costituiscono il fondamento”. Ciò significa che spetta a lei provare che suo marito in realtà non è poi così povero.

Le faccio presente anche che nell'ambito dei mezzi di istruzione probatoria si può chiedere l'ordine di esibizione dei documenti ex art.210 del codice di procedura civile.

Infine la informo altresì che entrambe le parti devono produrre in giudizio la rispettiva documentazione fiscale ovvero le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni.

 

Si precisa che questa consulenza online è stata fornita dietro pattuito compenso forense.

 

Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni

Articolo pubblicato nella rubrica " Diritto e Sentimenti "

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"Famiglia e Persone" UTET Giuridica

Scritto da AVV. SBRESSA AGNENI

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